Monday, August 25, 2008

Serial Addicted aka Porta Seriale.

Ebbene si, le mie vacanze romane, da tipico immigrato che dice “per me tornare a casa è andare in vacanza”, sono finite.

Quest’estate ho potuto, grazie al molto tempo libero, approfondire la mia malattia. Guardare serie. Tralasciando Lost, e Heroes in ripartenza la prossima stagione, la mia attenzione si è focalizzata su 4 serie (si avete capito bene…)

Cominciamo con le note dolenti.

4400 (alla 4 stagione negli stati uniti)

Cosa succederebbe se un gruppo di persone (4400 per l’appunto) sparite in epoche diverse dal 1946 a oggi, di punto in bianco ricomparissero tutte insieme 50 anni dopo vicino a un lago a seguito di un esplosione di un enorme palla luminosa? (riprendo fiato) A seguito di questa incredibile comparsa le persone ritornate (”returnee” come vengono definiti) però portano con sè delle strane capacità acquisite dopo il viaggio. Nessuno ricorda nulla. Nessuno è invecchiato di un solo giorno.

Due agenti, vengono incaricati di indagare sui vari returnee e capire quali sono i poteri da loro acquisiti e che impatto possano avere sulla società. La struttura multicharachter si concentra quindi su 8 personaggi principali. I due agenti, un ragazzo in gradi di guarire con l’imposizione delle mani, una bambina che vede il futuro, una donna incinta di immacolata concezione, un ex pilota apparentemente senza alcun potere, e il figlio dell’agente di polizia in coma perchè non “pienamente rapito\”.

Questo è in breve il plot di questa serie in onda sulla Abc e su Fox in Italia. Personalmente ho visto la prima serie e parte della seconda che però ha fatto decadere istantaneamente il mio interesse per la serie. (serie)

La prima serie girata in maniera impeccabile risulta abbastanza pregna di eventi da tenere lo spettatore davanti alla televisione. C’è da dire che il fatto che sia composta da 6 puntate rende tutto molto più compresso e quindi più interessante. Un po come è successo a Lost 4 serie (composta da 12 episodi) la compressione aiuta l’attenzione. La seconda serie di 4400 è infatti di 12 puntate (cosi come la 3 e 4 serie) ed è caratterizzata da una maggiore dissoluzione temporale, alcune puntate finiscono di punto in bianco senza alcun nuovo elemento all’interno della puntata nè tantomeno un cliffangher (un colpo di scena, o un personaggio che viene a trovarsi in una situazione di pericolo, Alias ne aveva fatto il suo stilema, come anche il più vecchio ma mai dimenticato Quantum Leap “Oh Mamma!”) che tenga alta l’attesa per l’episodio successivo.

Vengono poi sciolti troppi nodi alla fine della puntata 6 della prima serie che non vengono poi bilanciati nella stagione successiva che sembra ripartire vivendo di rendita su quello successo in precedenza. Troppi personaggi collaterali vengono a intrecciarsi con i due agenti, nuovi returnee compaiono di puntata in puntata (di solito uno per episodio) ma scompaiono istantaneamente portando gli episodi a essere meno seriali e più autoconclusivi.

vabbè insomma credo lascerò. Credo…